Intanto intendiamo augurare a tutti di iniziare l’anno nel migliore dei modi.
Il periodo che abbiamo trascorso ha avuto contraccolpi significativi nel commercio e il nostro settore, dopo una vivacità riconquistata, sta perdendo terreno rispetto a forme di commercio più appetibili e comode specialmente tra una clientela più giovanile e con maggiore capacità di spesa.
Avrete sentito in maniera ricorrente la frase tra i nostri colleghi che il nostro lavoro ormai è finito, che i tempi d’oro non torneranno, che questo è un lavoro senza futuro etc etc
Noi invece pensiamo che con il giusto impegno e volontà, mercati e fiere possono tornare a crescere e attirare nel nostro settore l’interesse di giovani che vogliano buttarsi nell’imprenditoria. Tra le nostre richieste alle istituzioni, non manca mai quella di mettere a disposizione degli interventi per incentivare il ricambio generazionale, un deciso taglio alla burocrazia e regole chiare per tutti.
Dopo il bellissimo momento di ritrovo nell’assemblea del 26 gennaio, con i colleghi abbiamo fatto una semplice riflessione:
Se facciamo un confronto: le regole attuali con una pressione fiscale così alta e una burocrazia così farraginosa spaventano chiunque voglia fare impresa.
Dati alla mano, degli investimenti su marketing e pubblicità del nostro settore rispetto a tutto il resto delle attività commerciali, la distanza è siderale, e se è vero, come cita il detto, che la pubblicità è l’anima del commercio allora , oltre all’inevitabile ammissione di colpa, dobbiamo anche sentirci fortunati perché è anche vero che siamo vivi per miracolo, se la guardiamo sotto questo aspetto.
Nonostante non ci occupiamo mai o quasi della rete comunicativa, il nostro settore, riesce a mantenere comunque un potere attrattivo radicalmente solido.
Allora siamo nella condizione di poter dare il via a nuovi progetti, lavorando su questa solida realtà della tradizione italiana e sulla duttilità del nostro mestiere, sfruttando i nuovi canali comunicativi, nei quali far sapere dove sono i nostri mercati per esempio, quali prodotti vengono venduti, pubblicizzare offerte, eventi e tanto altro ancora.
Iniziamo dalla partecipazione, la voglia di condividere, conformandosi non solo con i vicini di banco, ma con un mondo che cambia velocemente per non lasciare indietro nessuno, riportando il nostro settore al centro della progettazione delle politiche economiche.
Le nostre piazze, i nostri mercati, hanno le carte in regola per affiancare nuovi percorsi ad una tradizione unica e specifica nel nostro paese rispetto a gran parte del resto d’Europa.
Non sfruttare questa ricchezza sarebbe una grande opportunità mancata.
Attualmente l’attenzione è volta all’aggerimento dell’impatto ambientale, al risparmio energetico, al contrasto del fenomeno dello svuotamento delle città , la mancanza di servizi e di esercizi commerciali nei piccoli paesi in un territorio, il nostro, unico al mondo per la sua morfologia; sotto ognuno di questi aspetti sono evidenti le positive peculiarità , di cui, il nostro settore, può avvalersi e possa contestualmente risultare vincente.
Noi crediamo in tutto questo e proseguiremo nella nostra azione, amando questo lavoro come un valore da tramandare.
Abbiamo avuto il merito di unire la categoria, adesso ci aspettano nuovi obbiettivi per il rilancio del settore.
Buon 2023